venerdì 12 febbraio 2021

Tra il Fosso Sardella e il Monte Famà (Monti delle Serre) - 4 ottobre 2020

4 ottobre 2020

La stagione autunnale entra nel vivo e questo si nota non solo perché oramai siamo al quattro di ottobre, ma dalla situazione climatica, che si fa notare con temperature al mattino decisamente fresche, nebbia e forte umidità. C'è molta foschia mattino presto di codesto giorno e la voglia di immergermi in una foresta di montagna è grande. 
Il sei settembre mi dedicai al costone "Il faggio di Ceronte", seguendo un sentiero che si stacca dalla provinciale che dai Piani delle Triarie conduce a Fabrizia. In questa giornata, invece, vado alla scoperta di un tratto di foresta situato sempre nell'area idrografica del Fosso Sardella, lungo una via più meridionale che si diparte sempre dalla medesima strada provinciale, a circa 3,2 km dai Piani delle Triarie. La meta di arrivo è la sommità di Monte Famà. 
Nonostante la vicinanza al costone di Faggio di Ceronte possiamo notare un tipo di bosco molto più ricco di abeti bianchi. Risulta quindi difficile interpretare il tipo di habitat che caratterizza l'area. Per esser certi bisognerebbe conoscere la storia evolutiva della foresta, dei tagli che ha subito nel corso del suo divenire. Spesso ci troviamo di fronte a faggete pure quanto nel loro passato erano formazioni miste. 

Pigiare sulle immagini per ingrandirle
Faggeta con  novellame di abete bianco. Si potrebbe pensare che in un passato abbastanza lontano gli abeti erano molto più abbondanti e poi fatti fuori dai disboscamenti

SCHEDA TECNICA
Quote: inizio sentiero 1088 m; rudere nel bosco 968 m; guado sul torrente Fosso Sardella 900 m; vetta di Monte Famà 1143 m.
Difficoltà: tendente a E (escursionistico).


In cerchio il punto in cui si svolge l'escursione

Il punto preciso da dove si diparte il sentiero

La provinciale Piani delle Triarie-Fabrizia nel punto in cui si stacca il percorso




Mappa del percorso

Superata la sbarra si incomincia subito a calarsi lievemente lungo uno sterrato a tratti lastricato, all'interno di una selva bellissima di faggio.  
Al bivio (A) svolto a destra lungo una via che continua a scender lievemente nella foresta, a mezza costa lungo le pendici che corrono giù nel Fosso Sardella. 




La foresta si arricchisce sempre di più di abeti bianchi e tende a esser simile al bosco più tipico delle Serre con grandi esemplari sia di conifere che di faggi. 














Seguo la via principale fino a superare un rudere (situato sulla destra) e nel momento in cui la via gira nuovamente a destra svolto a sinistra (B), in discesa quasi ripida, e seguo tracce di sentiero quasi per nulla evidenti. Poco sotto la mulattiera si fa via via più visibile e sbuca su un viottolo ampio e dove giro a sinistra (C).


Giungo così nel fondo del Fosso Sardella, inondato da una sublime foresta di montagna.




Nel Fosso Sardella

Il Fosso Sardella

Guado il corso d'acqua e proseguo a mezza costa in piano. Poco dopo svolto a sinistra (D), alla biforcazione, e vado avanti in salita.

Amanita pantherina 



Il sentiero che sale verso il crinale di Monte Famà











Si giunge così sul crinale di Monte Famà e al bivio (E) proseguo a destra. 



Lo sterrato di crinale nelle adiacenze della sommità di Monte Famà

La parte occidentale rispetto al crinale di Monte Famà, che precipita verso i Piani di Arena

Da notare il sottobosco ricoperto da ciclamini

Vado avanti per qualche centinaio di metri. Dopo di che abbandono la pista forestale, che scende verso i Piani di Arena, e giro a destra (F) per salire fino alla vetta di Monte Famà, caratterizzata da una radura con felce.

Mazze di tamburro (Macrolepiota procera)

Nei pressi della sommità di Monte Famà

La sommità di Monte Famà.

Dalla cima procedo liberamente lungo un costone che si stacca verso nord-est, caratterizzato da un bosco misto più giovane e dove non mancano comunque grandi esemplari.





Il bosco di Monte Famà

Dal ripido costone che scende lungo il Fosso Sardella mi sposto un po' più a destra e giungo in una valletta con ruscello (tributario del Sardella). Guado il corso d'acqua e, rimanendo sempre alla medesima quota, cerco di avvicinarmi all'altro costone più a est. 


Pervengo così la via che ho seguito per raggiungere il crinale di Monte Famà e svolto a sinistra (G), in discesa. Procedo allora per la stessa via di andata.


Ciclamini

Grande abete bianco






Da San Donato di Ninea a Piano Campolongo per l'alta valle del Grondo (Monti dell'Orsomarso) - 29 giugno 2021

  Dalla confluenza detta (confluenza di un torrente che nasce nei pressi del Piano Ferroncino), continuando a seguire il fiume Grondo verso ...