I Monti delle Serre sono quella striscia di Appennino Calabro ubicata nel centro-sud della regione Calabria tra la Sila a nord e l'Aspromonte a mezzogiorno.
Di frequente le geografie omettono codesta sezione montana calabrese varcando in linea retta dalla Sila Piccola all'Aspromonte. E' questo delinea un mastodontico errore. Pur non raggiungendo quote rilevanti, le Serre rappresentano un polmone di biodiversità di grande importanza naturalistica.
Il Bosco Archiforo con la Pietra dell'Ammienzu
Qual'è l'elemento dominante dei paesaggi delle Serre?
Naturalmente è la foresta, che si presenta in maniera molto dissimile da come è caratterizzata invece nelle altre realtà appenniniche (esempio Pollino, Matese, Monti Sibillini e via dicendo) e si avvicina di molto al bosco delle vallate alpine più meridionali. E' l'abete bianco (Abies alba) a dare alle Serre questa fisionomia tutta particolare. Nelle conche centrali, come quella dove è adagiata Serra San Bruno, si ha l'impressione di stare in un angolo di qualche fondovalle della Stiria o del Giura svizzero.
Faggio a Colla dei Pecorari
Il
paesaggio ha realmente le caratteristiche delle nostre montagne della Svizzera:
una segheria di tavole impiantata sul corso del ruscello (Fiume Ancinale),
lungo il quale sono sparsi tronchi d’alberi, la piccola casuccia
grossolanamente costruita con tavole mal congiunte, la foresta di abeti da dove
esce spumeggiante la cascata che fa muovere la sega, tutto ciò forma un quadro
alpestre dei più pittoreschi. Certamente trovandosi nel cuore di questo
paesaggio si fa fatica a immaginarsi con la fantasia del nord, in una delle
vallate sperdute tra le montagne dell’Oberland o del Valais, mentre ci troviamo
nella punta estrema dell’Italia, nella provincia più calda di questo paese
dove, come canta Mignon, fioriscono i limoni e dove le arance brillano come
palle infuocate in mezzo al loro oscuro fogliame. Più in lontananza la valle si
chiude da tutti i lati e forma un ridotto solitario dal vago frusciare del
vento tra i boschi e dal dolce mormorio del ruscello che forma, nelle
vicinanze, delle cascatelle, dispone l’animo alle fantasticherie ed alla
meditazione.
In corsivo è riportato un frammento di Horace De Rilliet (Unterseen 17 novembre 1824 - Napoli 5 agosto 1854), scrittore, viaggiatore e chirurgo svizzero. Questo testo è il prototipo di ciò che il visitatore non calabrese sperimenta nell’esplorare un territorio come quello delle Serre. Per tanti viaggiatori, allora come oggi, tali montagne costituiscono la più piacevole sorpresa, perché non si riesce a immaginare che nelle terre del sud Italia si possa incontrare uno scenario montano simile, con queste abetaie che portano alla mente a scenari di fredde regioni lontane.
Bosco Archiforo
Oltre ai boschi puri di abete bianco sono presenti incantevoli fustaie miste al faggio (Fagus syltatica) e splendide faggete, queste ultime specialmente nel versante tirrenico.
Presenti, sotto i mille metri, anche castagneti e, nell'estremo versante orientale, anche in quota visto la vicinanza del mare Ionio, boschi di macchia mediterranea (leccio).
Faggeta di Fosso Latrò
Le Cascate di Marmarico
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