8 dicembre 2020
E' una fredda domenica quella dell'8 dicembre 2020. Il sipario autunnale sta per chiudersi per lasciar spazio a un inverno che anche qui mostra un suo amaro fascino. Le foglie dei faggi non ci sono più e i rami nudi delle grandi chiome montane si fanno carezzare da un vento che rigido si infila dai crinali fin giù nelle vallate.
Giunto alla Lacina mi accoglie un cielo molto nuvoloso, con i vapori che solo a metà giornata abbandonano i pendii selvosi. Lascio la macchina nei pressi del bivio per la diga dell'Alaca e ripercorro un classico delle mie escursioni sulle Serre: raggiungo il Vallone Mulinelle seguendo dapprincipio il costone detto Schimen, fino alla radura de la Pomara, per pervenire poi il crinale di Colla dei Pecorari dal Vallone Macchinante. Seguente la mappa del percorso.
Cliccare sulla mappa per ingrandire
Mi avvio dunque lungo la stradella in leggera salita che si immerge nei faggi d'alto fusto. Al bivio (A) svolto a destra, tralasciando la pista forestale che passa da Fontana Schimienzi (che farò al ritorno) lungo la via che si avvia in salita decisa. Alla nuova biforcazione (B) proseguo a sinistra (Costone Schimen) e seguo il sentiero che mi fa pervenire nel giro di qualche mezzora la Radura Pomara.
Lungo il costone Schimen
Il costone Schimen, con faggi e abeti bianchi
Grandissimo faggio
Son cadute le foglie
da queste chiome,
ora spente dei loro colori accesi,
ora spente di quei soli ardenti
che rimangono a vivere nei ricordi.
Ai piedi di un grande faggio
osservo il cielo grigio,
e il vento gelido smuove i rami spogli
che fan penetrare nel sottobosco
una luce diversa,
una luce che annuncia
un inverno ormai alle porte.
Son cadute le foglie,
precipitate in questo fresco sottobosco
bagnate e bagnate da una pioggia
che fino a poche ore fa ha precipitato
per giorni e giorni,
nell'autunno che cede il sipario a
un inverno ormai alle porte.
Nei pressi de la Pomara
Al bivio de la Pomara svolto a sinistra (C), lungo la pista di crinale che si immerge nell'ampia radura in direzione est. Pochi metri dopo giro a destra (D) e seguo tracce di sentiero che poco sotto si fanno sempre meno evidenti fino a sparire quasi completamente, per ritornar visibili nei pressi della forra del Macchinante.
Il torrente Macchinante
Il fosso Macchinante
Guado il fiume e proseguo fino a raggiungere il crinale di Colla dei Pecorari [andando a destra al primo incrocio (E) e liberamente seguendo una traiettoria precisa al trivio (F) poco su la sfera di granito situata a destra della via principale], dove intercetto subito, al di la della carrozzabile di cresta, la via (G) per il Mulinelle.
La valle del Macchinante
Poco sopra il Macchinante
Bosco bellissimo sempre lungo medesimo bacino idrografico
La valletta del Mulinelle
Il bosco verso il Mulinelle
Un affluente del Mulinelle
Il Fosso Mulinelle guardando verso valle
Il Fosso Mulinelle
Tra i faggi anche cerri
Cerri
La pista che viaggia a mezza costa seguendo il Mulinelle (a est rispetto al punto H)
Il torrente Mulinelle
Bosco con massi di granito tra la Pomara e la Lacina
La pista forestale che dalla Pomara scende alla Lacina
Il Lago della Lacina
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