venerdì 8 gennaio 2021

Salita al Monte Pollino da Colle Impiso (Monti del Pollino) - 28 luglio 2020

28 luglio 2020

Il seguente resoconto fotografico riguarda un'escursione sulla seconda vetta maggiore dell'Appennino Meridionale, il Monte Pollino, da cui prende il nome tutto il massiccio situato tra Calabria e Basilicata. Una lunga camminata ad anello dal Colle dell'Impiso fino alla vetta passando per il grande Patriarca del Pollinello. E infine discesa da Sella Dolcedorme e dal Piano Toscano. 


Partiamo da Colle dell'Impiso (1520 m) e, attraverso il classico sentiero dei carbonai, scendiamo nel Piano di Vacquarro (1460 m).

Il Monte Pollino dal Piano di Vacquarro

La Serra del Prete dal Piano di Vacquarro

Al bivio procediamo a destra, in salita lieve, immergendoci in un fitto bosco di faggi. Nell'insieme non mancano esemplari notevoli. Da alcune piccole radure è possibile notare i contrafforti nord-occidentali di Monte Pollino.


Radura tra il Piano di Vacquarro e il Colle Gaudolino

Esemplare vetusto di faggio

Improvvisamente i faggi lasciano spazio alla grande prateria in quota di Colle Gaudolino (1684 m), situata tra Monte Pollino e la Serra del Prete, baciata dal sole dell'estate e da una brezza ventosa proveniente dal versante calabrese, che è un colpo d'occhio di meraviglia che invita a proseguire per continuar a scorger le bellezze che i nostri monti possono vantare in ogni angolo del loro sublime mondo. E tutto questo esorta ad ammirare in devoto silenzio per lasciar spazio solo alle mistiche voci di una natura che sprigiona suggestione.

Il bosco che lascia spazio alla grande prateria di Colle Gaudolino

La radura di Colle Gaudolino

La radura di Colle Gaudolino e in lontananza i Monti dell'Orsomarso, con i monti caramolo e Cozzo del Pellegrino




Verso nord

Ci immergiamo nuovamente in foresta, ora sul versante calabrese, decisamente più bella e con faggi più grossi. 


Il sentiero non presenta mai pendenze eccessive, almeno fino al punto in cui si inserisce in una zona franosa e dove iniziano ad aprirsi magnifici panorami verso gli strapiombi rocciosi del versante sud-occidentale del Pollino e verso la Serra del Prete. Tutt'intorno magnifici pini loricati. 




Il tratto franoso

Poi nuovamente tratto in foresta, che rappresenta l'inizio del Bosco del Pollinello, una delle faggete microterme più incantevoli dell'Appennino. 
Prima di intraprendere la salita verso il limite del bosco e quindi verso le zone sommitali facciamo un salto al vicino Monte Pollinello (1820 m), sulla cui cima si può osservare una solenne vista verso sud con i Monti dell'Orsomarso, al di la della valle del Coscile. A est il mare Ionio e il Golfo di Corigliano. 

Dalla vetta di Monte Pollinello verso Serra Dolcedorme, Celsa Bianca, la Piana di Sibari con il Mar Ionio






Dopo di che torniamo indietro per circa 500 metri e puntiamo in direzione nord lungo il sentiero, in decisa salita, che passa accanto al grande pino  loricato millenario soprannominato il "patriarca del Pollinello". 

La base del grande pino loricato detto patriarca del Pollinello

Il patriarca del Pollinello


Dal grande patriarca siamo in brevissimo tempo oltre il limite del bosco e risaliamo la pendice meridionale del Pollino seguendo una traiettoria che si discosta spesso dal sentiero principale.


Guardando verso il Pollinello e i Monti dell'Orsomarso. Giù nella valle Morano Calabro

Guardando verso Campotenese e la Coppola di Paola


In lontananza la Serra del Prete




Verso la città di Castrovillari


La vetta più alta, il Dolcedorme



La vetta (2241 m) è il tetto sublime dove si adocchiano scenografie discoste. Non ci son parole per descrivere le immensità di questa montagna, la seconda per altezza di tutto l'Appennino Meridionale, che stringe in un unico sguardo la maggior parte dei monti che gli fan da corona da nord fino a mezzogiorno. Si nota lontano l'acrocoro aspromontano che esala con il suo velo azzurro il suo arcano selvatico. 

Dalla sommità verso nord-ovest

Verso nord




Verso est

La Serra Dolcedorme dalla cima di Monte Pollino

La dolina situata poco a sud dalla vetta

Effettuiamo la discesa dal monte aggirandolo da nord, passando quindi dalla Sella Dolcedorme e dal Piano Toscano. 
























Tempo di percorrena: ore 9
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)

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