martedì 7 maggio 2013

Escursione da SERRA SAN BRUNO (SANTA MARIA DEL BOSCO) al COLLE D'ARENA (Monti delle Serre) - 5 maggio 2013


Data: 5 maggio 2013

Località di partenza: Santa Maria del bosco (Serra San Bruno) 
Località d'arrivo: Colle d'Arena
Quota minima: 850 circa
Quota massima: 1070 circa
Tempo di percorrenza: 5 ore 
Difficoltà: E

Giorno 30 dicembre 2012 avevo intrapreso un’escursione nella parte nord del Bosco di Santa Maria fino alle rive di un ruscello tra località Michelina e il Colle d’Arena. Il 5 maggio 2013 rifaccio lo stesso percorso, ma proseguo oltre, verso ovest, e raggiungo un bel bosco di faggi, con rinnovamento naturale di abeti bianchi, sul crinale, appunto, di Colle d’Arena. 


LA CARTINA

Inizio la mia camminata  da Santa Maria del Bosco, da dietro il laghetto San Bruno. Vago in un bel bosco di abeti, con tratti di castagneto (zona il Palmento) e di pineta di pino laricio, con qualche abete rosso, fino a località Michelina, dove è presente un quadrivio. 



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In leggera salita verso zona Il Palmento

Nel castagneto di zona Il Palmento

Lungo il castagneto di zona Il Palmento

Castagneto in zona Il Palmento

In salita tra gli abeti

Ruscello

Ruscello

Valloncello tra gli abeti

Foglie di faggi

Tratto costituito da pino laricio

Tratto costituito da pino laricio, presso Michelina. 

Da Michelina proseguo diritto (andando a destra si giunge a Colla del Monaco) verso sud-ovest e, in lieve discesa, in una fitta abetaia, giungo sulle rive di un ruscello. Proprio in questo punto ha inizio la bella faggeta di Colle d’Arena, costituita, come già detto, da rinnovamento naturale di Abete bianco e da cespugli di pungitopo. Siamo a circa 1070 metri d’altezza. 
Il sentiero sbuca sulla provinciale che collega Serra San Bruno con Arena.

Nell'abetina con faggi isolati

Bosco presso Michelina

Presso località Michelina

Ai piedi di un lunghissimo abete bianco

Nel bosco di Michelina

Abetina

In salita verso Colle d'Arena

Nel bosco di Colle d'Arena

Base di un faggio e piccolo abete bianco nel bosco di Colle d'Arena

Il bosco di Colle d'Arena


Nel bosco di Colle d'Arena

Nel bosco di Colle d'Arena

Nel bosco di Colle d'Arena

Nel bosco di Colle d'Arena

Ritorno indietro fino al quadrivio di Michelina. Dopo di che procedo lungo la discesa per Santa Maria del Bosco attraverso una via alternativa, più meridionale. Scorci verso le foreste alpestri della dorsale di Monte Pecoraro. 


Foresta di abeti bianchi

Grande abete bianco

Foresta di abeti bianchi

La dorsale del Pecoraro dal Bosco di Santa Maria

Bosco di Santa Maria

La dorsale del Pecoraro dal Bosco di Santa Maria

Santa Maria del Bosco


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Escursione primaverile dalla LACINA alla COLLA DEI PECORARI (Monti delle Serre Calabre) - 28 aprile 2013

Data: 28 aprile 2013


Regione e province: Calabria - Vibo Valentia e Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo (bivio diga Alaca) (1040 m)
Località di arrivo: Colla dei Pecorari (1315 m)
Tempo di percorrenza andata e ritorno: 6 ore
Difficoltà:
Avvicinamento in auto. Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo. Superato il ponte sull'Ancinale svoltare subito a destra, per la Lacina. Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l'invaso artificiale dell'Alaca. Al bivio per la diga Alaca andare a destra. Pochi metri più avanti, sulla destra, si stacca una sterrata. Lasciare l'auto (poco più avanti c'è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina)



Che dire: sembra proprio estate; lo scirocco ha preso il sopravvento e ha fatto aumentare, decisamente troppo, le temperature, assolutamente al di sopra delle medie stagionali. In questa domenica di fine aprile abbiam fatto un’escursione dalla Lacina di Brognaturo (bivio per la diga dell’Alaca) alla Colla dei Pecorari. Su questa montagna ci sono stato parecchie volte tra cui nell’agosto scorso: mi piace tornare a ripercorrere i percorsi precedentemente fatti.  



LA CARTINA

Dalla Lacina ci avviamo verso la Pomara. Raggiungiamo quest’ultima località attraverso il costone Schimen: possiamo dire un sentiero secondario rispetto alla più battuta sterrata, che si immerge in una bellissima foresta di faggi con tanto rinnovamento di abete bianco. Rappresenta anche il tratto più in salita della camminata. 


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Giungiamo così al crinale e, dunque, alla radura Pomara, ricca di abeti secolari e da alberi di mele. 


La radura Pomara


Dalla Pomara seguiamo lo sterrato di cresta, sempre nel bosco di faggi, parecchi di essi di dimensioni colossali, con qualche radura soleggiata, una di queste caratterizzata anche da un caratteristico laghetto stagionale (residuo della neve invernale), fino all’ameno belvedere di Colla dei Pecorari, dove si ammirano le coste del Mar Ionio, il Bosco di Stilo e i rilievi più meridionali delle Serre (Monte Mammicomito). 






















La Pomara

Fioritura id abete bianco







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