20 marzo 2012, ultimo giorno d’inverno. A dire la verità sembra primavera già da una settimana, visto le temperature elevate che non hanno nulla a che vedere con la stagione fredda.
La splendida giornata ci permette di immergerci in quella che da molti naturalisti è definita come la più grande wilderness delle montagne meridionali, con riferimento al suo aspetto solitario e selvaggio ed ai suoi eccezionali valori ecologici. La nostra escursione, infatti, prevede un percorso all’interno di eccezionali foreste di faggi e tra splendidi panorami verso i ripidi pendii che gravitano nella Valle dell’Argentino. Siamo quindi nella parte settentrionale dei Monti del Pellegrino-Orsomarso, nella Calabria nord-occidentale. La località di partenza è il Piano Novacco, un’immensa radura, a 1315 m., circondata da boscose montagne. Nell’avvicinamento in auto ci fermiamo ad osservare le cime del Pollino, svettanti e maestose, ancora piene di neve e ghiaccio.
Arriviamo al Piano Novacco intorno alle 9:00.
Ci incamminiamo così su una sterrata innevata, accanto al torrente, tra suggestivi boschi di faggio.
Al Piano Novacco
Piano Novacco
Piano Novacco
Faggeta nei pressi di Novacco
Radura nei pressi di Novacco
Piano di Vincenzo
Superiamo il Piano di Vincenzo, una bella radura tra le faggete, e, poche centinaia di metri dopo, raggiungiamo il cancello della Fiumarella di Rossale. Lo oltrepassiamo e seguitiamo a seguire una sterrata che costeggia il torrente.
Crochi sulle rive della Fiumarella di Rossale
Grande faggio
La Fiumarella di Rossale
Scendiamo un po’ di quota e, al faggio, si uniscono anche agrifogli. La zona è popolata da molti caprioli. Proprio in queste montagne vive l’endemica specie del capriolo dell’Orsomarso e, procedendo all’interno di una foresta sempre più incantevole, abbiamo avuto modo di incontrarne qualcuno.
Passiamo accanto al rifugio forestale Fornelli, in muratura e con una fontana.
Rifugio Fornelli
Rifugio Fornelli
Bosco di faggio e piante di agrifoglio
Base di un grande faggio
Faggi
Faggeta e agrifoglio
Bosco di faggio e agrifoglio
Faggio e foglie di agrifoglio
La faggeta ricoperta dagli agrifogli
Faggeta
Faggeta
Usciamo fuori così in vista della scarpata del Vallone Taliana. In lontananza si può già notare Pietra Campanara, un bellissimo torrione calcario, di circa 30 metri. In alto la vetta di Monte Palanuda.
Torre Campanara
Corno Mozzo
Primule
Penetriamo nuovamente nel bosco e tra sali e scendi, all'interno di una bellissima selva di faggi, raggiungiamo un poggio dove è possibile vedere in tutta la sua bellezza, da vicino, la torre (Torre Campanaria) con il ciuffo di vegetazione che si innalza dall'intrigante foresta circostante. A meridione osserviamo il nevoso Cozzo del Pellegrino, cima maggiore dei Monti del Pellegrino-Orsomarso. Giù, in direzione occidente, il Vallone Taliana.
Base di un grosso faggio
Faggio strano
La costa tirrenica
Verso la costa tirrenica
Verso la costa tirrenica e Corno Mozzo
Cozzo del Pellegrino
Torre Campanara
Timpa Campanara e Monte Palanuda
Vallone Taliana
Torre Campanaria
Torre Campanaria
Il ritorno lo effettuiamo dallo stesso percorso
Ecco alcune immagini
Faggeta
Monte Palanuda
Il bosco nei pressi del Rifugio Fornelli
Verso la Fiumarella di Rossale
In salita verso il cancello della Fiumarella di Rossale
La Fiumarella di Rossale
La Fiumarella di Rossale
La Fiumarella di Rossale
Piano di Vincenzo
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