Verde,
giallo,
fuxia,
viola,
blu,
una moltitudine di cromi.
Potenza genitrice
che tende a schiudersi
in una miriade di soli.
E gli effluvi raffinano
la meraviglia
che introversa compone
un copione poetico.
Dappertutto,
dintorno a me,
si cantilenano metafore e versi.
Il componimento sopra riportato riassume in sintesi la mia breve passeggiata pomeridiana di giorno 7 giugno 2014 nella foresta a monte di Cavaliere di Lorica, alla ricerca della "grande bellezza", ricca, in questo periodo dell'anno, di tante sfumature osservabili visivamente e che si manifestano in fragranze peculiari che ciarlano di bella stagione.
giallo,
fuxia,
viola,
blu,
una moltitudine di cromi.
Potenza genitrice
che tende a schiudersi
in una miriade di soli.
E gli effluvi raffinano
la meraviglia
che introversa compone
un copione poetico.
Dappertutto,
dintorno a me,
si cantilenano metafore e versi.
Il componimento sopra riportato riassume in sintesi la mia breve passeggiata pomeridiana di giorno 7 giugno 2014 nella foresta a monte di Cavaliere di Lorica, alla ricerca della "grande bellezza", ricca, in questo periodo dell'anno, di tante sfumature osservabili visivamente e che si manifestano in fragranze peculiari che ciarlano di bella stagione.
Dall'Hotel Ruscello di Cavaliere mi incammino per il sentiero 420. Raggiungo il 437 che seguo in direzione Marinalla di Coppo per circa 30 minuti.
E' proprio così. Il fiore che molti botanici affermano che al sud non esiste riempie invece di colore i magnifici boschi silani. Si tratta del fiordaliso montano (Cyanus montanus L., 1753), una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Evidentemente questi scienziati delle piante non conoscono la Sila e han la presunzione di dire, con molta insistenza, che tal specie non scende oltre l'Appennino Abruzzese.
Poco sopra Cavaliere si incontra questa radura. Nella foto possiamo osservare il cerfoglio selvatico (Chaerophyllum hirsutum L., 1753), una pianta appartenente alla famiglia delle Apiacee. E' diffusa dalla Penisola Iberica al Caucaso e in Italia risulta assente solo in Puglia, Sicilia e Sardegno. Predilige gli ambienti umidi, dal livello del mare sino a 2400 m di altitudine.
Il sent. 420 che risale dall'Hotel Ruscello di Cavaliere
Il sent. 420
Si tratta del ranuncolo acre (Ranunculus acris L., 1753), appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.
Ancora cerfoglio selvatico (Chaerophyllum hirsutum L., 1753)
Se non mi sbaglio è la di pratolina comune (Bellis perennis L., 1753), della famiglia delle Asteraceae.
Pratolina comune (?)
Il sentiero subito dopo la biforcazione per la A'mpara a Lorichella
Questi, invece, sono i bellissimi nontiscordardimè, appartenenti alla famiglia delle Boraginaceae. Secondo la tradizione la denominazione "nontiscordardimè" sarebbe legata a una leggenda germanica secondo la quale Dio stava dando il nome alle piante quando una piantina, ancora senza nome, gridò: "Non ti scordar di me, Dio" e dio replicò: "Quello sarà il tuo nome!
Secondo una più recente leggenda sarebbe invece legata ad un avvenimento avvenuto lungo il Danubio, in Austria: due giovani stavano scambiandosi le promesse attraverso il simbolo di questo fiore, ma lui cadde nel fiume e le gridò tale frase come promessa di eterno amore.
Nella Germania del XV secolo, chi indossava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata; mentre le donne lo indossavano come segno di fedeltà.
Il sent. 437, in un bellissimo bosco di pino laricio
Bosco di pino laricio e faggi isolati lungo il sent. 437
Bosco di pino laricio lungo il sent. 437
Tratto del 437 con ontani neri
Bosco di ontani neri lungo il sent. 437
Bosco di ontani neri lungo il sent. 437
Lungo il sent. 437
Il sent. 437, che viaggia a mezza costa in un bellissimo bosco
Il Lago Arvo dal sent. 437
Pini serpente
Pini serpente
Pini serpente
Bosco di pino laricio lungo il sent. 437
Grande pino laricio
Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius)
Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius)
La Valle dell'Arvo dal sent. 437, con ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius)
Cavaliere di Lorica
Sparsi anche fiori di lampascione o lampagione, detto anche cipollaccio col fiocco o giacinto dal pennacchio (Muscari comosum), appartenente alla famiglia delle Liliaceae, diffusa nelle regioni del Mediterraneo. Il bulbo globuloso di tale pianta, ricco di sali minerali e che cresce a 12-20 cm dal sottosuolo, è simile a una piccola cipolla dal sapore amarognolo ed è consumato specialmente nel meridione d'Italia, in particolare in Basilicata e Puglia.
Nei pressi di A'mpara a Lorichella
Nei pressi di A'mpara a Lorichella
Nei pressi di A'mpara a Lorichella
Nei pressi di A'mpara a Lorichella
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