martedì 7 maggio 2013

Escursione primaverile dalla LACINA alla COLLA DEI PECORARI (Monti delle Serre Calabre) - 28 aprile 2013

Data: 28 aprile 2013


Regione e province: Calabria - Vibo Valentia e Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo (bivio diga Alaca) (1040 m)
Località di arrivo: Colla dei Pecorari (1315 m)
Tempo di percorrenza andata e ritorno: 6 ore
Difficoltà:
Avvicinamento in auto. Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo. Superato il ponte sull'Ancinale svoltare subito a destra, per la Lacina. Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l'invaso artificiale dell'Alaca. Al bivio per la diga Alaca andare a destra. Pochi metri più avanti, sulla destra, si stacca una sterrata. Lasciare l'auto (poco più avanti c'è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina)



Che dire: sembra proprio estate; lo scirocco ha preso il sopravvento e ha fatto aumentare, decisamente troppo, le temperature, assolutamente al di sopra delle medie stagionali. In questa domenica di fine aprile abbiam fatto un’escursione dalla Lacina di Brognaturo (bivio per la diga dell’Alaca) alla Colla dei Pecorari. Su questa montagna ci sono stato parecchie volte tra cui nell’agosto scorso: mi piace tornare a ripercorrere i percorsi precedentemente fatti.  



LA CARTINA

Dalla Lacina ci avviamo verso la Pomara. Raggiungiamo quest’ultima località attraverso il costone Schimen: possiamo dire un sentiero secondario rispetto alla più battuta sterrata, che si immerge in una bellissima foresta di faggi con tanto rinnovamento di abete bianco. Rappresenta anche il tratto più in salita della camminata. 


CLICCARE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE




Giungiamo così al crinale e, dunque, alla radura Pomara, ricca di abeti secolari e da alberi di mele. 


La radura Pomara


Dalla Pomara seguiamo lo sterrato di cresta, sempre nel bosco di faggi, parecchi di essi di dimensioni colossali, con qualche radura soleggiata, una di queste caratterizzata anche da un caratteristico laghetto stagionale (residuo della neve invernale), fino all’ameno belvedere di Colla dei Pecorari, dove si ammirano le coste del Mar Ionio, il Bosco di Stilo e i rilievi più meridionali delle Serre (Monte Mammicomito). 






















La Pomara

Fioritura id abete bianco







VUOI EFFETTUARE QUESTO BELLISSIMO PERCORSO E ANCHE ALTRI DELLA ZONA? CONTATTA LA GUIDA BRUNO FRANCESCO PILEGGI E POTRAI FARE MAGNIFICHE ESCURSIONI GUIDATE
pileggiveunza@yahoo.it      3392143646


sabato 4 maggio 2013

PASSEGGIATA PRIMAVERILE ALLA FAGGETA DI MONTE CUCCO E MONTE SANT'AGNESE (Monti delle Serre Calabre) - 14 aprile 2013

Data: 14 aprile 2013
Regione e provincia: Calabria / Vibo Valentia e Catanzaro
Località di partenza: Vallelonga
Località di arrivo: Monte Sant'Agnese
Tempo di percorrenza: 4 ore
Grado di difficoltà: T
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: segnali bianchi e rossi del Sentiero Italia del CAI
Dislivello in salita: 250
Dislivello in discesa: 250
Quota massima: 1000 circa
Accesso stradale: 
- Dalla A3 uscire a Pizzo Calabro. Allo svincolo andare a destra in direzione Reggio Calabria. Poche centinaia di metri più avanti svoltare a sinistra (ex SS 110) per Serra San Bruno / Monasterace. Si supera la diga dell'Angitola e San Nicola da Crissa. Tralasciare il primo bivio per Vallelonga (poco dopo il cimitero di San Nicola) e lasciare la macchina al secondo bivio per il già detto paese, nei pressi di un'edicola votiva. Il sentiero parte alle spalle (di fronte all'incrocio) della cappella stessa. 
- Da Serra San Bruno andare per il Bivio Angitola. Al bivio per Vallelonga, con edicola votiva, lasciare l'auto. 


Dopo una lunga pausa da uscite in montagna e da escursioni, ritorno da ultimo in quello che è il mio habitat naturale. In questa ridente giornata di primavera intraprendo una facile escursione in solitaria nei boschi tra Vallelonga e Torre di Ruggiero. Siamo sui Monti delle Serre Calabre. 
Inizio la mia camminata dalla periferia est di Vallelonga  (quota 700) e mi dirigo verso la Faggeta di Monte Cucco. Lungo la salita splendide visuali si aprono da tutte le direzioni. Verso sud si possono addirittura osservare il vulcano Etna, i Peloritani e la catena dei Nebrodi.

L'Etna

Vallelonga

L'altopiano di Vallelonga

L'altopiano di Vallelonga

L'altopiano di Vallelonga

Verso Monte Coppari, ricoperto da rimboschimenti di conifere e fa una bella faggeta


Dopo i panorami sono i boschi a prendere la scena: all’inizio solo rimboschimenti di abete bianco e castagneti cedui; successivamente, dopo circa 45 minuti di cammino dalla partenza, i miei passi penetrano nella monumentale faggeta, la cui bellezza non smette mai di stupirmi. Il mio è solo un ritorno: ogni anno mi piace visitare questo bosco così poco frequentato dagli escursionisti ma così speciale di incanto.



La sterrata per la Faggeta di Monte Cucco

Castagneto

Castagneto

Faggeta di Monte Cucco

Faggeta di Monte Cucco

Faggeta di Monte Cucco

Faggeta di Monte Cucco

Grande faggio


Faggeta di Monte Cucco


Faggeta di Monte Cucco

Faggeta di Monte Cucco

Faggeta di Monte Cucco


Faggeta di Monte Cucco




Faggi e abeti

Faggi e abeti

Raggiungo poi la stradella di crinale che seguo verso nord. Sulla cresta gli abeti bianchi tornano alla ribalta e fanno la loro comparsa anche i cerri. Presso Monte Sant’Agnese quest’ultima specie diventa protagonista e forma un bel bosco puro. A est, dagli alberi, si intravedono i paesi di Torre di Ruggiero e Cardinale, i Monti Trematerra e Tramazza, e la vasta dorsale del Pecoraro. 

Dal crinale tra M.Cucco e M.S.Agnese verso la valle del Bruca


Verso Monte Tramazza

Il masso di M.S.Agnese. Secondo la tradizione in questa roccia vi è un'impronta della Madonna

La valle del Bruca. I paesi del fondovalle sono Torre di Ruggiero e Cardinale

La parte più settentrionale della dorsale del Pecoraro

Poche centinaia di metri oltre il M.S.Agnese un ‘ampia vista si apre verso nord: osservo i grandi pianori in quota che si stagliano poco a oriente della linea di cresta della catena appenninica. In lontananza le foreste di Monte Coppari e del Passo di Napoli.

La cerreta di M.S.Agnese

I pianori in quota a nord di M.S.Agnese

I pianori in quota a nord di M.S.Agnese


VUOI EFFETTURARE QUESTO SEMPLICE PERCORSO E ANCHE ALTRI DELLA ZONA DELLE SERRE E DELLA SILA GRANDE? CONTATTA L'ESPERTO BRUNO FRANCESCO PILEGGI E POTRAI FARE MAGNIFICHE ESCURSIONI
pileggiveunza@yahoo.it     3392143646




Da San Donato di Ninea a Piano Campolongo per l'alta valle del Grondo (Monti dell'Orsomarso) - 29 giugno 2021

  Dalla confluenza detta (confluenza di un torrente che nasce nei pressi del Piano Ferroncino), continuando a seguire il fiume Grondo verso ...